mercoledì 26 febbraio 2014

Ho "combattuto" @matteorenzi .....

Ho "combattuto Renzi" a livello congressuale nazionale, regionale e provinciale.
Ho una visione completamente diversa dalla sua nella concezione di Partito e di segretario,  dirò sempre quel che penso senza omologarmi alla massa ma, portare i problemi del congresso, le varie correnti e le varie mozioni nel Governo è alquanto ridicolo, e scusatemi....anche stupido.

martedì 11 febbraio 2014

Lo scirocco spazza il #PDCalabria

Al Sud c’è lo scirocco, quel vento caldo, fastidioso, soffocante che a volte ti toglie il respiro (dall'arabo shurhùq, vento di mezzogiorno).
E’ un vento che secca l’aria, provoca tempeste, difficile da controllare.

Cosi soffocante che blocca l’aria fresca, quella che vorrebbe emergere quella che ti fa respirare. 


La classe dirigente calabrese è guidata dallo scirocco che fa seccare tutto.... anche il cambiamento. 

Ripensavo oggi pomeriggio a “ Il Gattopardo” di Tomasi di Lampedusa, la conversazione tra don Fabrizio principe di Salina, e suo nipote Tancredi: «Si preparano grandi cose, zione, ed io non voglio restarmene a casa, dove, del resto, mi acchiapperebbero subito, se vi restassi.» Il Principe ebbe una delle sue visioni improvvise: una crudele scena di guerriglia, schioppettate nei boschi, ed il suo Tancredi per terra, sbudellato come quel disgraziato soldato. «Sei pazzo, figlio mio! Andare a mettersi con quella gente! Sono tutti mafiosi e imbroglioni. Un Falconeri dev’essere con noi, per il Re.» Gli occhi ripresero a sorridere. «Per il Re, certo, ma per quale Re?» Il ragazzo ebbe una delle sue crisi di serietà che lo rendevano impenetrabile e caro. «Se non ci siamo anche noi, quelli ti combinano la repubblica. Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi. Mi sono spiegato?» Abbracciò lo zio un po’ commosso. «Arrivederci a presto, Ritornerò col tricolore.»



La classe nobiliare aggrappata ai propri privilegi che spera che l’annessione al Regno d’Italia non modifichi la sostanza delle cose. Molte riferimenti troviamo in questo libro «il peccato che noi Siciliani non perdoniamo mai è semplicemente quello di “fare”», oppure «i Siciliani non vorranno mai migliorare per la semplice ragione che credono di essere perfetti». Anche in Proust troviamo questi collegamenti.... il senso di un presente animato da una sostanziale riflessione sul passato.

Bene. questo succede ancora nel 2014 in Calabria.
In una fase precongressuale di un Partito Democratico ancorato ancora al passato. Stesse logiche, stesse posizioni, stessi nomi.........e vecchi nomi che tornano alla ribalta in una regione dove " O si cambia o si muore".

Tutto cambia in Calabria....... per non cambiare niente.